Medico francese. Chirurgo per l'esercito, divenne in seguito medico personale di
Enrico II, Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Fu stimato a tal punto che
sfuggì alla strage della notte di San Bartolomeo, pur essendo un
ugonotto, grazie all'aiuto del re Carlo IX. Per le sue numerose scoperte nel
campo del trattamento delle ferite da arma da fuoco e delle amputazioni,
è considerato un precursore della chirurgia moderna. I suoi scritti
furono raccolti nelle
Opere del signor A. Paré, consigliere e primo
chirurgo del re, con illustrazioni sia di anatomia sia di strumenti chirurgici e
di numerosi mostri (1575) (Bourg et Hersent, Mayenne 1510 circa - Parigi
1590).